Torna alla ribalta giudiziaria
a Malta il 'cold case' di John Dalli, che nel 2012 era il
Commissario europeo per Salute quando venne bruscamente
'licenziato' dall'allora presidente Barroso per lo scandalo di
una tentata concussione denunciata da un'azienda svedese
produttrice di tabacco da masticare (il cosiddetto 'snus'
particolarmente diffuso nei paesi scandinavi). Secondo quanto
riporta il Times of Malta, Dalli dovrà affrontare accuse penali
per il tentativo compiuto dal suo assistente Silvio Zammit di
chiedere una tangente da 60 milioni di euro in cambio di un
parere favorevole a permettere la vendita dello 'snus' in tutta
l'Unione Europea.
Del dicembre 2012, poco dopo il 'licenziamento' del suo capo
dall'incarico europeo, Zammit fu incriminato per commercio di
influenze e complicità nella tentata estorsione. Dalli tornò a
Malta solo nel 2013, dopo che il neo eletto governo laburista
aveva rimosso l'allora capo della polizia John Rizzo.
Rizzo negli anni ha sempre insistito che l'ex Commissario Ue
dovesse andare a giudizio. Ma il suo successore, Peter Paul
Zammit, aveva deciso che non ci fossero prove sufficienti per
l'apertura di un processo. Il governo laburista di Robert Abela,
succeduto a Joseph Muscat nel gennaio 2020 dopo le rivelazioni
sul caso Caruana, ha nominato a capo della polizia Angelo Gafà,
che nel 2012 era l'ispettore che condusse materialmente le
indagini su Zammit e Dalli.
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