"Occorre porre fine al
ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al
soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e
di sbarco prevedibile". E' l'appello del Papa all'Angelus per i
migranti che partono dalla Libia e spesso non trovano
accoglienza.
"Esprimo la mia vicinanza - ha detto il Papa - alle migliaia
di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia.
Non vi dimentico mai, sento le vostre grida e prego per voi.
Tanti di questi uomini, donne e bambini sono sottoposti a una
violenza disumana. Ancora una volta chiedo alla comunità
internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni
comuni, concrete e durevoli per la gestione dei flussi migratori
in Libia e in tutto il Mediterraneo. E quanto soffrono coloro
che sono rimandati! Ci soni dei veri lager", ha sottolineato
Francesco.
Il Papa chiede dunque alla comunità internazionale di
impegnarsi per garantire ai migranti "condizioni di vita degne,
alternative alla detenzione, percorsi regolari di immigrazione e
accesso alle procedure di asilo. Sentiamoci tutti responsabili
di questi nostri fratelli e sorelle - è stato l'appello di Papa
Francesco all'Angelus - che da troppi anni sono vittime di
questa gravissima situazione e preghiamo insieme per loro in
silenzio".
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