Mentre i lavori della Cop26
continuano le strade di Glasgow si sono animate anche oggi per
una manifestazione con centinaia di ambientalisti che
protestavano contro l'industria militare, "colpevole" di fare
profitti sfruttando l'instabilità generata dal cambiamento
climatico.
Una marcia, guidata dal gruppo radicale Extinction Rebellion,
è partita dalla sede dell'Home Office nella città scozzese, per
mostrare solidarietà ai rifugiati dai Paesi in cui infuriano i
conflitti aggravati dal cambiamento climatico, e ha proseguito
verso gli stabilimenti di Govan e Scotstoun di Bae Systems,
colosso britannico degli armamenti. Il corteo fra cori e tamburi
è avanzato mostrando striscioni che affermavano "il caos
climatico crea la guerra". "Più guerra c'è, più profitto c'è per
aziende come la Bae", ha dichiarato uno dei manifestanti ai
media britannici. Mentre a Londra durante alcuni sit-in degli
ecologisti di Insulate Britain, che avevano bloccato due delle
strade per arrivare al Parlamento britannico, sono stati
compiuti 34 arresti dalla Met Police.
La protesta era stata duramente condannata dallo Speaker dei
Comuni, Sir Lindsay Hoyle, che aveva accusato il movimento di
"fermare la democrazia" in quanto due deputati conservatori non
erano riusciti a raggiungere Westminster per i blocchi stradali.
Si tratta comunque di prove generali in vista delle
manifestazioni più grandi annunciate per domani e sabato a
Glasgow.
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