"Si stanno oggi valutando nuovi
monoclonali diretti contro la proteina S, la stessa utilizzata
per indurre risposta anticorpale con i vaccini, e in grado di
neutralizzare con altissima efficacia il virus, bloccando
l'infezione e non solo la malattia. Credo che presto avremo a
disposizione, monoclonali somministrabili per via sottocutanea o
intramuscolare e in questo caso si potrà intervenire a casa del
paziente, senza intasare ospedali e pronto soccorso". Lo ha
spiegato il presidente dell'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa)
Giorgio Palù, in audizione in Commissione Affari Costituzionali
del Senato.
"Siamo ricorsi all'uso emergenziale di anticorpi monoclonali,
farmaci per persone colpite dal virus nelle prime fasi
dell'infezioni non oltre i primi 5 giorni da inizio dei sintomi
a febbraio 2021". All'epoca, ha aggiunto Palù, "sono stati
autorizzati quelli di diverse aziende e altri sono ancora
oggetto di valutazione, ma questo impiego è stato limitato da
inadeguatezza logistica, perché richiedono infusione endovena
per un'ora e osservazione per un'ora e questo avviene quasi
sempre in regime ospedaliero".
Il presidente dell'Aifa ha poi sottolineato che "L'Agenzia sta
attualmente valutando anche due antivirali specifici. Uno è
l'antivirale orale molnupiravir e un altro è un inibitore della
proteasi, per i quali abbiamo appena ricevuto il dossier".
"Ovviamente - ha concluso - sarà importante studiare il dossier
anche perché si è visto che per uno l'efficacia è diminuita
rispetto a i documenti presentati in fase iniziale".
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