"Crescono vertiginosamente i contagi
degli operatori sanitari, vicini a quota 5mila negli ultimi 30
giorni. Cosa aspettano le Regioni ad adottare il criterio del
Veneto, che ha portato ad ogni 4 giorni la frequenza dei
tamponi? Cosa aspettano a misurarne costantemente i livelli di
copertura vaccinale?". E' l'allarme lanciato da Antonio De
Palma, presidente del sindacato infermieri Nursing Up, che
chiede alle regioni di "mettere in sicurezza i sanitari con una
scarsa risposta immunitaria, anche se vaccinati con 2 o 3 dosi".
Nel pieno della quarta ondata, aggiunge, "non possiamo
permetterci un piano di contrasto tanto disomogeneo".
In base ai numeri del report di Nursing Up, frutto delle
elaborazioni dei dati Iss e Inail, sono 4.684 i professionisti
della salute che si sono infettati negli ultimi 30 giorni, pari
a circa. "Questo significa che oggi, sempre tenendo conto delle
percentuali Inail di infermieri che si contagiano rispetto alla
totalità del comparto (82%), si stanno infettando 156 operatori
sanitari ogni 24 ore, e di questi ben 128 sono infermieri",
precisa De Palma.
Non bisogna dimenticare, prosegue, "che il macigno dei nuovi
ricoveri pesa sulle spalle degli infermieri", che sono non solo
i più esposti al rischio, ma anche quelli che devono "sostenere
il delicato impatto di una occupazione dei posti letto per
Covid-19". Criticità che si vanno a aggiungere a una carenza di
personale che "tocca quota 80-85 mila quando i ricoveri
raggiungono di nuovo l'acme" a seguito della quarta ondata
pandemica. In particolare, in Emilia Romagna, "i contagi di
sanitari in aumento e le aziende hanno bloccato nuovamente le
ferie agli infermieri". In Campania "la situazione che si fa
sempre più difficile di giorno in giorno, con contagi di
operatori sanitari al San Giovanni Bosco, dove c'è un cluster in
atto e ancora contagi si segnalano all'Ospedale del Mare e a
Sorrento". In Friuli Venezia Giulia, "la situazione tra le più
critiche con 13 operatori contagiati nelle ultime 48 ore".
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