Una statua di donna per
"aggiornare" verso i principi della parità di genere anche un
monumento storico come Prato della Valle, la grande piazza di
Padova, il cui nucleo centrale, l'Isola Memmia, è circondato da
78 statue di grandi personaggi della storia, ma solo maschili.
La proposta, con un'apposita mozione, era stata presentata il
27 dicembre scorso da due consiglieri comunali della maggioranza
di centrosinistra, Margherita Colonnello e Simone Pillitteri. Lo
scopo: installare una scultura dedicata a Elena Cornaro Piscopia
su uno dei due basamenti vuoti, interni al ponte settentrionale
di Prato della Valle. Sarebbe stata così celebrata e
valorizzata la figura della prima donna laureata al mondo, tra
l'altro nell'Ateneo di Padova, dove già esiste una statua che la
raffigura.
La proposta, rilanciata dai quotidiani locali, ha trovato
l'appoggio di Daniela Mapelli, prima rettrice donna
dell'Università, e poi anche dal soprintendente ad archeologia,
belle arti e paesaggio, Fabrizio Magani, per cui si tratterebbe
di una sorta di inserimento nel "pantheon delle glorie venete".
Qualche dubbio è stato avanzato invece da Carlo Fumian, docente
universitario di Storia contemporanea, secondo il quale "fare la
storia con la toponomastica e lo spostar monumenti come fossero
Lego è un gioco pericoloso e poco intelligente".
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