L'amministrazione Biden e i
suoi alleati stanno lavorando per mettere a punto una serie di
durissime sanzioni finanziarie, tecnologiche e militari contro
la Russia. Misure punitive che entrerebbero in vigore
immediatamente dopo un'eventuale invasione dell'Ucraina. Lo
riporta il New York Times, alla vigilia dell'avvio dei colloqui
di Ginevra tra Mosca e Washington. L'obiettivo è rendere chiaro
agli occhi del presidente russo Vladimir Putin quale sarà il
costo da pagare per un'azione di forza contro Kiev.
In particolare, riporta sempre il Nyt, le sanzioni allo
studio di Washington e dei suoi alleati saranno mirate a
tagliare fuori da tutte le transazioni globali le principali
istituzioni finanziarie russe, a imporre un embargo sulla
tecnologia 'made in Usa' rivolta ai settori della difesa,
dell'aerospazio e dell'industria dei consumi, ad armare i gruppi
di insorti ucraini che vorranno avviare un'azione di guerriglia
contro l'occupazione militare di Mosca.
Tra le azioni sul fronte finanziario ci potrebbe essere
l'esclusione della Russia dal sistema Swift che regola le
transazioni finanziarie tra oltre 1.100 banche di 200 Paesi,
così come avvenuto con l'Iran. Ma nessuna decisione sarebbe
stata ancora presa. "Si tratta di un piano ad impatto elevato -
spiega comunque al New York Times una fonte dell'amministrazione
Biden - quella risposta rapida che non ci fu nel 2014", anno
dell'occupazione russa della penisola della Crimea.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA