Il cda di Mps ha deliberato di
ritirare le deleghe dell'amministratore delegato, Guido
Bastianini. La decisione, a quanto apprende l'ANSA, è stata
assunta dal consiglio all'unanimità.
La sfiducia a Bastianini, a meno di due anni dalla sua
nomina, voluta dal M5S, apre la strada alla nomina ad
amministratore delegato di Luigi Lovaglio, banchiere di lungo
corso con una carriera tutta interna a Unicredit, di cui ha
guidato la controllata polacca Bank Pekao, per poi approdare
alla testa del Creval, di cui ha curato con successo aumento di
capitale e ristrutturazione fino all'Opa del credit Agricole.
Lovaglio dovrebbe essere cooptato in Cda e, successivamente,
ricevere le deleghe di ad. L'uscita di Bastianini dovrebbe
essere stata motivata con il venir meno del rapporto fiduciario
con il consiglio di amministrazione. La sfiducia arriva dopo che
il Tesoro, in un incontro tenutosi una decina di giorni fa con
il direttore generale, Alessandro Rivera, aveva chiesto a
Bastianini, mai in sintonia con il Mef, di fare un passo
indietro assecondando un cambio di strategia della banca, che
quest'anno dovrà ricorrere al mercato per chiedere altri 2,5
miliardi di euro e che sta negoziando con la Ue l'approvazione
del suo piano industriale mentre il governo sta chiedendo una
proroga del termine per l'uscita dal capitale.
All'esame del cda di Mps ci sono anche i conti dell'esercizio
2021, che gli analisti si attendono in utile per 270 milioni di
euro circa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA