Il Papa, nell'udienza
al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, torna a chiedere
impegno per eliminare le disuguaglianze: "Siate tessitori di
comunione, azzeratori di disuguaglianze, pastori attenti ai
segni di sofferenza del popolo". "Vi invito a chiedere a Dio di
sognare la bellezza della Chiesa, la Chiesa è bella: sognare la
Chiesa italiana di domani più fedele allo spirito del Vangelo,
più libera, fraterna e gioiosa nel testimoniare Gesù", "una
Chiesa italiana che coltivi una comunione più forte di ogni
distinzione e sia ancora più appassionata ai poveri, nei quali
Gesù è presente". Quindi l'invito è a non rimanere "barricati in
sacrestia e non coltiviamo piccoli gruppi chiusi dove coccolarci
e stare tranquilli". E anche un consiglio: "State attenti al
carrierismo, alla fine non serve, non aiuta".
"Spesso, anche qui in Italia, i discorsi ecclesiali si
riducono a sterili dialettiche interne tra chi è innovatore e
chi conservatore, tra chi preferisce quel politico e chi
quell'altro, e si dimentica il punto centrale: essere Chiesa per
vivere e diffondere il Vangelo. Non preoccupiamoci dei piccoli
orticelli di casa, c'è un mondo intero assetato di Cristo", ha
concluso Papa Francesco.
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