Manifestanti che sostengono il
governo in Bolivia hanno impedito il ricovero in ospedale,
ordinato da un giudice, dell'ex presidente Jeanine Añez,
incarcerata da marzo 2021 e in sciopero della fame dal 9
febbraio.
Centinaia di sostenitori del partito presidenziale Movimento
per il socialismo (MAS, di sinistra) hanno circondato la
prigione dove si trova l'ex capo di Stato a La Paz, gridando
"non uscirà!" e gridando "assassino !" e "30 anni di prigione!".
L'ex presidente, 54 anni, che si considera una "prigioniera
politica", doveva essere "assistita urgentemente" in un ospedale
della capitale a causa del "peggioramento del suo stato di
salute", secondo un'ordinanza del tribunale ma, di fronte alle
proteste, il direttore del carcere ha informato il tribunale
dell' "impossibilità materiale" di trasferire Jeanine Añez, e il
giudice ha ordinato ai medici di entrare in carcere per curarla
"anche contro la sua volontà".
Gli oppositori di Anez si sono scontrati con la polizia
quando hanno cercato di smantellare una tenda eretta dai
sostenitori che ne sollecitavano il rilascio. Alla fine sono
riusciti a dare fuoco al gazebo e i sostenitori dell'ex leader,
compreso il suo legale, sono stati costretti a ritirarsi sotto
il lancio di uova degli altri manifestanti.
Jeanine Añez è accusata di aver guidato un "colpo di Stato"
del novembre 2019 contro l'ex presidente di sinistra Evo
Morales.
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