Con l'evoluzione della crisi in
Ucraina "la situazione è di monitoraggio costante in
coordinamento con le istituzioni europee, a livello nazionale si
è già riunito diverse volte il comitato di emergenza gas". Lo
afferma il ministro della Transizione ecologica, Roberto
Cingolani, nell'informativa alla Camera sull'incremento dei
costi dell'energia e sulle misure adottate per contrastarne gli
effetti. "Come sapete", continua, "le possibili misure del piano
di emergenza includono una maggiore flessibilità dei consumi di
gas, come interrompibilità al settore industriale e regole sui
consumi di gas nel settore termoelettrico".
Anche a livello europeo, il ministro riferisce che "sono in
corso consultazioni rapide della Commissione europea che dovrà
annunciare, dicono, misure contingenti per questo periodo".
"In coordinamento con le strutture dell'Ue - aggiunge il
ministro - analizziamo la situazione e i possibili scenari per
gestire evoluzioni negative sui volumi e sui prezzi delle
importazioni di gas naturale dalla Russia, che oggi esporta
circa il 45% in Italia".
Del resto la situazione dei prezzi dell'energia è stata
"aggravata dalla rapida evoluzione geopolitica e questo ha
accelerato la necessità di ulteriori interventi strutturali",
continua Cingolani, convinto che il prezzo del gas rimarrà
"abbastanza alto".
"E' difficile fare una previsione in questo momento, ma
difficilmente potrà tornare ai valori di un anno fa", aggiunge.
"Pochi mesi fa ho riferito a quest'aula che gli analisti
pensavano che dopo marzo, con le vicende di Nord Stream
chiarificate, avremmo avuto una stabilizzazione dei costi",
aggiunge Cingolani, "era quasi un'altra epoca", osserva.
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