La città portuale di Mariupol,
situata sulla costa settentrionale del mar d'Azov, al centro di
un assalto delle forze russe, non ha più acqua mentre 500 mila
persone sono rimaste bloccate. L'allarme arriva dal sindaco
della città, Vadym Boichenko, come riporta il Guardian.
"Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto
di tutto per bloccare l'uscita dei civili dalla città, bloccando
mezzo milione di persone", ha affermato precisando che "non
possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e
dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano".
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