Mauro Moretti ha dichiarato di non
rinunciare alla prescrizione nel processo di appello bis per la
strage di Viareggio. Lo ha detto lui stesso alla corte di
Firenze. Nel primo appello invece Moretti rinunciò alla
prescrizione. Moretti fu condannato a 7 anni in primo e secondo
grado. La Cassazione annullando con rinvio la sentenza ha
stabilito che dovesse chiarire di nuovo in appello bis
l'intenzione di rinunciare o no alla prescrizione dal momento
che vi rinunciò prima che cadesse in prescrizione l'accusa di
omicidio colposo plurimo venuto meno per la caduta
dell'aggravante della violazione di norme sulla sicurezza sul
lavoro. Alcuni familiari delle vittime della strage di Viareggio
(Lucca) al termine dell'udienza davanti alla corte di appello di
Firenze si sono avvicinati al banco dove era seduto l'ingegner
Mauro Moretti, tra gli imputati rinviati dalla Cassazione a un
appello bis, dicendogli ad alta voce: 'Vergogna!'. Moretti si è
alzato e si è subito allontanato, quindi c'è stato un applauso
polemico da parte di tutti i familiari seduti nei posti del
pubblico. Una familiare, Daniela Rombi, ha detto ad alta voce in
aula: "Io piango mia figlia. Dovete stare tutti zitti, è una
vergogna. Lui è il capo, è stato condannato e ora non rinuncia
alla prescrizione".
L'udienza di stamani era la prima del processo di appello bis
ma è iniziata e subito è stata interrotta con la prima camera di
consiglio che ha deciso un rinvio al 7 aprile. Il motivo è la
mancata traduzione in tedesco, che è la lingua di alcuni
imputati, della sentenza della Corte di Cassazione. In circa
mezz'ora di camera di consiglio la corte di appello di Firenze
ha disposto il rinvio accogliendo un'istanza in tal senso
presentata proprio dai difensori degli imputati tedeschi.
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