"Non possiamo più permetterci di
produrre in perdita, non ce la facciamo più, inevitabilmente
dovremo ricorrere alla cassa integrazione", avverte il
presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dall'assembla di
Confindustria Salerno, sullo shock materie prime e costi
dell'energia esploso con la guerra in Ucraina. Ribadisce la
stima di "400 milioni di ore" di cig e sulla politica energetica
dice: "Decenni di errori, senza guardare qual era l'obiettivo
del Paese. E questo perché lo ha voluto la politica, ci ha
spinto in quella direzione. Il conto lo paghiamo noi, lo paga
sempre l'impresa italiana, lo pagano sempre gli imprenditori".
Intanto in Russia, dice il leader degli industriali parlando
alla platea di imprenditori, operano "447 imprese italiane, un
fatturato di 7,4 miliardi, uno stock di investimento di oltre 11
miliardi, di cui nessuno parla. Imprese abbandonate a se stesse.
Nessuno sta pensando a loro".
Bonomi ribadisce anche come oggi, di fronte a nuove sfide, la
dipendenza dal gas dalla Russia, lo shock dei prezzi delle
materie prime, vanno messe in campo "misure necessarie" ma che
"non sono coperte dall'attuale Pnrr." Bisogna, ribadisce,
"varare un Pnrr aggiuntivo"; "Forse lo dobbiamo sfruttare in
maniera diversa, dobbiamo cambiare gli obiettivi. E dobbiamo
cambiare anche la scadenza temporale. Perché è impensabile
realizzare il Pnrr, anche mantenendone l'impianto attuale, se
non abbiamo le materie prime o ci costano di più, se non abbiamo
l'energia e quella che arriva costa di più". "E' inutile
persistere su obiettivi che oggi non sono più funzionali al
paese, bisogna avere il coraggio di cambiare".
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