La Corea del Nord userà le sue
armi nucleari per "eliminare" l'esercito sudcoreano nel caso di
un attacco preventivo da parte di Seul: è l'avvertimento di Kim
Yo-jong, la potente sorella del leader Kim Jong-un, diffuso dai
media statali, il secondo lanciato in tre giorni contro i
commenti della scorsa settimana del capo della Difesa del Sud,
Suh Wook, sulle capacità militari delle sue forze armate.
La presa di posizione della sorella del leader, sempre più
centrale negli assetti di potere di Pyongyang, è maturata quando
la Corea del Nord ha ripreso i test sulle armi che violano le
sanzioni internazionali e le risoluzioni dell'Onu, con il primo
missile balistico intercontinentale lanciato dal 2017.
Suh aveva detto venerdì che l'esercito sudcoreano aveva
missili con "la capacità di colpire con precisione e rapidamente
qualsiasi obiettivo in Corea del Nord, in caso di segnali
evidenti di lancio di missili".
In risposta, Kim Yo Jong ha ribadito che è stato un "errore
molto grave" per il "pazzo" Suh ;;aver discusso di un attacco
preventivo contro una potenza nucleare, ha riferito l'agenzia
ufficiale Kcna. "Nel caso in cui la Corea del Sud optasse per un
confronto militare con noi, la nostra forza di combattimento
nucleare dovrà inevitabilmente svolgere il proprio dovere", ha
affermato Kim Yo-jong, aggiungendo che la "missione principale"
del potenziale atomico del suo Paese era quella di agire come
deterrente, ma se dovesse scoppiare un conflitto armato, tali
armi saranno usate per "eliminare le forze armate nemiche in
attacco".
La Corea del Nord celebrerà il 15 aprile i 110 anni della
nascita del fondatore Kim Il-sung, il nonno dell'attuale leader
Kim: il compleanno del 'presidente eterno' è uno di quegli
eventi che Pyongyang celebra di solito con imponenti parate
militari, importanti test sulle armi o lanci di satelliti.
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