"La grave e straordinaria
congiuntura internazionale che ha pesantemente colpito
l'economia nazionale e il comparto agro-alimentare creatasi a
seguito dell'avvio del conflitto tra Russia e Ucraina, sta
avendo, inevitabilmente, parziali ripercussioni anche sulle
attività del Gruppo Colussi. Lo scorso 31 marzo l'azienda ha
incontrato la rsu e le organizzazioni sindacali territoriali per
illustrare le misure che saranno adottate per fare fronte alla
straordinaria congiuntura economica nazionale e internazionale
che ci auguriamo sia temporanea": lo ha reso noto la stessa
Colussi.
"In particolare - si spiega in una nota aziendale - è stato
condiviso un percorso di cassa integrazione ordinaria, e non di
licenziamenti o chiusure aziendali, che ha l'obiettivo di
minimizzare gli effetti legati agli incrementi speculativi dei
prezzi delle materie prime e dei costi energetici attraverso un
utilizzo moderato dello strumento per consentire uno spegnimento
alternato e selettivo di alcune linee di produzione, in base
all'approvvigionamento e alla disponibilità di materie prime e
di materiali di confezionamento nonché alle mutate richieste del
mercato e dei clienti. La cassa integrazione ordinaria
coinvolgerà a rotazione ed in modo parziale il personale di
stabilimento. L'incontro con le organizzazioni sindacali è stato
anche l'occasione per rinnovare la centralità del sito di
Petrignano nell'ambito della strategia industriale del Gruppo
che vede confermare gli importanti investimenti sullo
stabilimento e che consentiranno di rinnovare e potenziare
completamente 3 delle 6 linee di produzione entro la fine
dell'anno 2022".
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