Per "alcune delle più grandi
economie europee come Francia, Germania, Regno Unito e Italia" è
previsto "una crescita trimestrale molto debole o negativa alla
metà del 2022". Lo afferma il Fmi, sottolineando che questa
"battuta d'arresto della ripresa è nascosta nelle previsioni di
crescita annuali" che risentono del rimbalzo del 2021. Il Fmi ha
previsto per l'Italia un Pil a +2,3% quest'anno, +1,7% il
prossimo e +1,3% nel 2024. Il responsabile del Dipartimento Ue
del Fmi, Alfred Kammer, precisa: economie come "Francia,
Germania, Italia e Gb sono previste crescere a malapena o anche
contrarsi per due trimestri consecutivi quest'anno", innescando
quindi la cosiddetta 'recessione tecnica'.
Per l'Italia l'Upb, l'Ufficio parlamentare di bilancio,
stima del resto per il primo trimestre dell'anno una contrazione
dell'economia di circa lo 0,5%, con un intervallo di variazione
molto ampio ma comunque bilanciato (tra -0,9 e 0,1 per cento).
Alla flessione nella manifattura farebbe riscontro un minore
indebolimento dei servizi, sostenuti dall'allentamento delle
restrizioni contro il Covid-19.
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