Le retribuzioni contrattuali nella
media annua del 2022 dovrebbero crescere dello 0,8%. Lo segnala
l'Istat. Per ora l'inflazione acquisita per l'anno è al 5,2% e
quindi si registrerà una riduzione del potere d'acquisto.
"Nel primo trimestre del 2022 - scrive l'Istat - la
crescita delle retribuzioni contrattuali rimane contenuta. La
durata dei contratti e i meccanismi di determinazione degli
incrementi contrattuali seguiti finora hanno determinato un
andamento retributivo che, considerata la persistenza della
spinta inflazionistica, porterebbe, nel 2022, a una perdita di
potere d'acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali".
La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-marzo 2022 è
dello 0,6% più elevata rispetto allo stesso periodo del 2021.
L'indice delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo 2022
segna un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello
0,7% rispetto a marzo 2021.
L'aumento tendenziale è stato dell'1,6% per i dipendenti
dell'industria, dello 0,4% per quelli dei servizi privati ed è
stato nullo per i lavoratori della pubblica amministrazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA