Il Pil russo dovrebbe contrarsi tra
l'8% e il 10% nel 2022, per poi riprendersi gradualmente dal
2023 attraverso "aggiustamenti strutturali". Lo afferma la Banca
centrale russa, prevedendo per il 2023 ancora una contrazione
del 3% e poi una crescita tra il 2,5% e il 3,5% nel 2024. Lo
riporta la Tass.
La Banca centrale ha inoltre tagliato il tasso di sconto dal
17 al 14% e prevede per fine 2022 un'inflazione tra il 18 e il
23%.
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