"Le aziende (dati 2021) hanno
difficoltà a trovare 295mila under 30 con competenze digitali e
341mila under 30 con competenze green". La convention dei
Giovani Imprenditori di Confartigianato rilancia "l'allarme gap
scuola-lavoro" con un rapporto sui paradossi del mercato del
lavoro: "Le imprese italiane faticano a trovare il 52% della
necessaria manodopera qualificata. Nel frattempo (dati 2020) 1,1
milione di giovani under 35 non studia e non cerca occupazione e
40mila giovani tra 25 e 34 anni sono espatriati".
"Il nostro rapporto - avverte Davide Peli, il presidente dei
Giovani Imprenditori di Confartigianato - mette in luce
l'urgenza di cambiare passo nelle politiche giovanili. Il futuro
è già oggi. Quindi servono interventi immediati per ridurre il
gap tra scuola, sistema della formazione e mondo del lavoro,
investimenti per favorire il passaggio generazionale nelle
imprese, sostegni per i giovani che si mettono in proprio
soprattutto sul fronte dell'innovazione, della ricerca e
dell'internazionalizzazione".
"Vogliamo - dice il presidente di Confartigianato, Marco
Granelli - un'Italia a misura di giovani e di piccola impresa
con riforme che liberino energie e talenti, accrescano le
competenze, migliorino l'efficienza dei servizi pubblici,
eliminino ostacoli e oneri fiscali e burocratici. Solo
investendo sulle nuove generazioni e sulla loro formazione
possiamo garantire futuro al made in Italy".
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