Due distinte organizzazioni
criminali che avevano in comune lo stesso obiettivo: violare i
sistemi di videosorveglianza delle abitazioni private di
cittadini inconsapevoli, o quelle, per esempio, dei camerini di
grandi magazzini o degli spogliatoi di piscine e palestre.
Utilizzavano due gruppi social, uno 'premium', dove si
potevano guardare immagini, anche di minori, che venivano
condivise dagli amministratori, e un altro gruppo 'vip' dove -
dopo aver ricevuto le credenziali per cifre irrisorie, circa 20
euro -
ognuno poteva guardare 'in diretta' le immagini di un
determinato impianto di videosorveglianza.
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