Mario (nome di fantasia), 44enne
marchigiano tetraplegico da 12 anni, dopo un incidente stradale,
prima persona in Italia che può legalmente scegliere il suicidio
medicalmente assistito, dopo una battaglia legale, ha ricevuto
la strumentazione e il farmaco per eseguirlo. Sono stati
consegnati dall'Associazione Luca Coscioni che, grazie a una
"straordinaria mobilitazione", ha raccolto in poche ore 5mila
euro per aiutare Mario a reperire la strumentazione. "In assenza
di una legge - spiega l'Ass. Coscioni - lo Stato italiano non si
è fatto carico dei costi dell'assistenza al suicidio assistito e
dell' erogazione del farmaco nonostante la tecnica sia
consentita dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj
Fabo".
"Grazie a tutti - dichiara "Mario" - per avere coperto le
spese del 'mio' aggeggio, che poi lascerò a disposizione
dell'Associazione Luca Coscioni per chi ne avrà bisogno dopo di
me. Continuate a sostenere questa lotta per essere liberi di
scegliere".
Convocata una conferenza stampa alle ore 17 a Senigallia
(Ancona) con Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente
segretaria e tesoriere dell'Associazione Coscioni, all'Hotel
Raffaello in Via Filippo Corridoni, 3 oppure online su Zoom al
link
https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fus06web.zoom.us%2F
webinar%2Fregister%2FWN_iBDnr16xQfuHwBLemHnuuQ&e=96c9a255&h=8e58
4bf0&f=n&p=y (necessaria la registrazione).
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