In Texas un gruppo di educatori,
nell'ambito dell'aggiornamento nello Stato dei programmi per le
scuole elementari e nello specifico per le classi di alunni fra
i 7 e gli 8 anni, ha proposto che venisse sostituito il termine
schiavitù, proprio nell'ambito della descrizione del fenomeno
storico negli Usa, con l'espressione 'ricollocazione
involontaria'. L'intervento rientra nel dibattito in corso nelle
istituzioni americane sul modo di affrontare e analizzare il
tema razziale nella scuola. La proposta però è stata bocciata
dalla commissione texana competente, con la motivazione che "il
nostro impegno è per la verità e ciò comprende una descrizione
accurata degli eventi storici". In particolare, un membro
democratico della commissione, Aicha Davis, ha spiegato al
Wawshington Post i motivi della sua immediata reazione contraria
alla proposta: "Non posso dare il mio sostegno a nulla che
descriva il traffico di schiavi come una 'ricollocazione
involontaria'. Non posso dare il mio sostegno a nulla che
sminuisca quel percorso".
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