Il governo lavora ad "un meccanismo
che tenga insieme il valore positivo della contrattazione
collettiva e l'esigenza di un salario minimo" per chi non
beneficia della contrattazione o per chi ha contratti cosiddetti
'pirata'. "L'ipotesi su cui lavoriamo, che ha raccolto un
preliminare consenso, riguarda la possibilità di usare come
riferimento contratti più diffusi o firmati delle organizzazioni
maggiormente rappresentative. Significherebbe legare il minimo
salariale per comparto alla migliore e più diffusa
contrattazione": lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea
Orlando. "Privi di contratto sono 2,5-3 milioni di persone".
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