E' morto improvvisamente a Roma
l'attore Roberto Nobile, aveva 74 anni, una lunga carriera
divisa tra fiction di successo cinema e teatro. Il pubblico
della tv lo ricorda per un personaggio molto amato nella serie
campione di ascolti il commissario Montalbano, Nicolò Zito, il
giornalista di Retelibera, amico e consigliere di Luca
Zingaretti in tante indagini, ruolo interpretato fin dal 1999 ma
anche in quello Antonio Parmesan in Distretto di Polizia.
Nato a Verona ma ragusano d'origine (e romano di adozione).
Molto amato dal pubblico della tv, sul piccolo schermo aveva
debuttato con La Piovra. Tra le sue fiction la Piovra nella
settima e ottava stagione, Una grande famiglia, Di padre in
figlia, Don Matteo e Nero Wolfe. Gli ultimi lavori sul piccolo
schermo sono stati in Squadra Mobile, nel 2015, la miniserie
Baciato dal Sole del 2016, Maltese nel 2018 e Gli orologi del
diavolo con Beppe Fiorello del 2020.
Al cinema ha collaborato con registi come Pupi Avati (Festa di
laurea, Ultimo minuto) Gianni Amelio (Porte aperte), Giuseppe
Tornatore (Stanno tutti bene), Nanni Moretti (La stanza del
figlio, Caro diario, Habemus papam), Carlo Mazzacurati (Vesna va
Veloce), Ermanno Olmi (Tickets), Daniele Luchetti per La scuola
nel ruolo del professor Mortillaro, Costanza Quatriglio, come
voce narrante di Terramatta.
Nobile era impegnato nella preparazione di un monologo teatrale
da Orazio. Di recente aveva portato in scena Le metamorfosi di
Ovidio. «Mi sono imposto il compito di accorciare la distanza
tra il tempo della creazione dei miti, la loro trascrizione da
parte di Ovidio.
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