Il presidente ucraino Volodymyr
Zelensky si è detto pronto a valutare la legalizzazione delle
"unioni civili" fra persone dello stesso sesso, ma non a
modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come
unione tra un un uomo e una donna come espressa nella
Costituzione. Lo riporta il New York Times.
Zelensky ha risposto così alla petizione popolare sui
matrimoni omosessuali che sta ricevendo ampio consenso nel
Paese. L'Ucraina attualmente non riconosce il diritto al
matrimonio per le coppie dello stesso sesso, né dispone di uno
statuto che consenta loro di contrarre unioni civili. Le
richieste di concedere a queste coppie uguali diritti sono
aumentate anche in seguito alla morte di soldati LGBTQ in
battaglia per difendere il Paese dall'invasione russa.
Il ministero della Difesa ucraino, infatti, ha l'obbligo di
informare i genitori e il coniuge o altri parenti stretti di un
soldato che viene ucciso. Ma queste regole non si applicano alle
coppie dello stesso sesso. In Ucraina, gli omosessuali non hanno
il diritto di visitare il partner ricoverato in ospedale, di
condividere la proprietà, di prendersi cura dei figli di un
partner deceduto, di reclamare il corpo di un partner ucciso in
guerra o di riscuotere dallo stato le indennità di morte.
La petizione che esorta il Zelensky a sostenere i diritti
matrimoniali delle coppie dello stesso sesso è stata avviata da
Anastasia Sovenko, 24 anni, un'insegnante di inglese di
Zaporizhzhia che si identifica come bisessuale.
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