ANSA Lavoro - ROMA, 05 OTT - Nel secondo trimetre 2022, la
pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti
percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Lo evidenzia l'Istat nella sua nota trimestrale sui conti della
P.A sottolineando che "Il potere d'acquisto delle famiglie ha
registrato una flessione lieve nonostante l'impatto negativo
dell'aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è
diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora
su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico". Le
entrate totali nel secondo trimestre 2022 sono aumentate in
termini tendenziali dell'8,5% e la loro incidenza sul Pil è
stata del 48,4%, in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto
al corrispondente periodo del 2021. Nei prima metà dell'anno,
l'incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 45,7%, in
aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente
periodo del 2021. Le entrate correnti e le entrate in conto
capitale nel secondo trimestre 2022 hanno segnato, in termini
tendenziali, un aumento rispettivamente dell'8,5% e del 10,9%.
Afferma l'Istat.
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