"Guai se questo congresso del Pd
diventa l'ennesimo regolamento dei conti: sarebbe l'ultimo,
fatale, congresso, e firmerebbe la sua fine politica". Lo ha
detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervistato da
Controradio. "Mi auguro che dalla direzione nazionale - ha
aggiunto - non solo venga fuori un percorso congressuale
ordinato, ma anche un'idea di congresso apertissimo alla società
civile, al mondo civico, alle nuove generazioni, a chi vota Pd
ma non ha la tessera, anche a chi non ha votato il Pd e vorrebbe
rivotarlo".
Dunque, ha affermato Nardella, "mi batterò fino alla fine
perché sia un congresso vero, dove al centro ci siano le idee,
ci sia lo sforzo di dare un'identità nuova e di promuovere un
ricambio generazionale dei gruppi dirigenti, dove per
generazionale non intendo solo l'aspetto anagrafico ma anche
quello politico".
Per il sindaco di Firenze "il Pd non deve utilizzare questi
mesi di congresso per un riposizionamento tattico dei vari
gruppi di potere di questo partito. Questo è centrale: se noi
facciamo un congresso in cui il metro di decisione si basa sulla
domanda 'Tu con chi stai?', allora vuol dire che non abbiamo
capito niente".
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