Il ministro dell'Industria e
della Tecnologia del governo ungherese si dimette a causa di
dissensi interni sulla politica energetica. Si tratta di Laszlo
Palkovics, figura influente dell'esecutivo di Budapest, anche
noto all'opinione pubblica come il "pitbull di Orban".
All'origine dei contrasti, la linea scelta da Viktor Orban che,
per favorire gli oligarchi a lui fedeli, ha mantenuto in rete la
centrale di carbone di Matra, e ostacola la costruzione di
impianti eolici. Ultimamente il premier ha anche eliminato la
possibilità di installare sui tetti pannelli solari.
Palkovics, da ministro, in passato, è stato fra i
responsabili della cacciata da Budapest dell'università Ceu di
Soros, ritenuta troppo liberale: una decisione che fece
scandalo a livello internazionale. Inoltre è lui che ha
provveduto a mettere sotto il controllo governativo gli istituti
di ricerca accademica (causando una crisi nel mondo della
ricerca ungherese), e a privatizzare le università, affidandole
ai fedelissimi del governo. "La decisione di Palkovics di
lasciare è un'ammissione aperta ed è una critica delle misure
sventate e sbagliate della politica energetica di Orban", ha
commentato Bertalan Toth, leader socialista.
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