I genitori di Andy Rocchelli, il
fotoreporter 30enne ucciso nel 2014 in Donbass mentre stava
effettuando un servizio sulle sofferenze della popolazione
durante la guerra, si rivolgono alla Corte penale internazionale
dell'Aja per avviare un'indagine sul caso. A darne notizia è
oggi il quotidiano 'La Provincia pavese'.
Per l'uccisione di Rocchelli (insieme a lui morì anche Andrej
Mironov, giornalista russo, entrambi raggiunti da colpi di
mortaio) è stato processato Vitaly Markiv, militare della
Guardia nazionale ucraina, condannato a 24 anni in primo grado e
poi assolto in Appello e in Cassazione. "La nostra è una
irrisolta domanda di verità e giustizia - sottolinea Elisa
Signori, madre di Andy, in un intervento pubblicato sul sito di
Articolo21 e ripreso da 'La Provincia pavese' - per un delitto
che la magistratura italiana definisce un crimine di guerra, ma
su cui si stende l'oblio. L'obiettivo che ci proponiamo è porre
fine all'impunità per questo delitto, consapevoli di difendere
così la vita di civili e giornalisti che operano in scenari di
crisi e di guerra".
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