"Chiediamo lo sviluppo di
corridoi umanitari europei, coordinati e finanziati dalla
Commissione Europea, come modo per garantire un accesso sicuro e
legale all'Europa alle persone vulnerabili, combattendo al
contempo il traffico di esseri umani". E' quanto chiede l'Italia
in un 'non paper' fatto circolare in vista del Consiglio Europeo
straordinario di settimana prossima, visto dall'ANSA. "Siamo
inoltre convinti che schemi nazionali specifici per la
concessione ben monitorata di permessi di lavoro o visti di
studio potrebbero essere straordinariamente efficaci per
incentivare la cooperazione dei Paesi terzi", si legge ancora.
Il Consiglio Ue dovrebbe chiedere "una rapida attuazione"
dell'iniziativa della Commissione Europea sulla promozione di
una "più stretta cooperazione" tra gli Stati, anche quando si
tratta di operazioni "condotte da navi private, come mercantili
e ong, battenti bandiera di Stati membri e Paesi associati".
"Poiché la maggior parte di queste attività comporta una
cooperazione transfrontaliera con Paesi diversi dagli Stati di
bandiera delle navi, un quadro generale di linee guida
concordate faciliterebbe la cooperazione", si legge.
"Siamo tutti consapevoli che le ricollocazioni non
rappresentano la soluzione strutturale ai flussi migratori. Ma
nel breve periodo restano uno strumento necessario per dare alla
solidarietà un'immagine significativa e concreta. Tuttavia, per
essere efficaci, richiedono miglioramenti significativi rispetto
al meccanismo volontario, che è ancora lontano dall'essere
pienamente attuato".
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