"Combatteremo per voi e la vostra
libertà". Lo ha detto la presente del consiglio Giorgia Meloni
alle autorità locali ucraine, a conclusione della visita sui
luoghi dei massacri di Bucha, dove ha deposto dei fiori rossi
per rendere omaggio alle vittime nelle fosse comuni. Davanti a
questo luogo simbolico, la presidente del Consiglio si è chiusa
in raccoglimento, facendosi il segno della croce.
A tratti commossa, nella sua visita a Bucha la premier
Giorgia Meloni ha ascoltato da varie autorità ucraine i racconti
delle tragedie causate in questi luoghi dall'aggressione russa.
Dopo aver passato in rassegna anche una piccola mostra
fotografica con le immagini degli orrori, la presidente del
Consiglio ha chiesto all'interprete di tradurre un messaggio ai
suoi interlocutori: "Non siete soli".
"Può contare sull'Italia, siamo con voi dall'inizio e lo
saremo fino alla fine. Avete tutto il nostro il supporto", ha
detto poi al procuratore generale dell'Ucraina, Andriy Kostin,
che le chiedeva il sostegno dell'Italia "per creare un tribunale
speciale" per la Russia.
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