Il principe Harry ha detto, in una
conversazione con un esperto di dipendenze diffusa online che
"si è sempre sentito leggermente diverso" dalla sua famiglia e
che la sua defunta madre si è sentita allo stesso modo. Lo
riportano diversi media britannici, tra cui la Bbc, precisando
che la visione dell'intervista era riservata agli acquirenti del
suo libro 'Spare'.
Parlando della sua sofferenza con Gabor Matè, un medico e
scrittore ungherese naturalizzato canadese, davanti a un
caminetto in California, Harry ha detto di temere di perdere i
ricordi di sua madre Diana, e di voler "soffocare" di affetto i
suoi figli Archie e Lilibet per evitare loro gli stessi "traumi"
o "esperienze negative" da lui vissute. Il duca di Sussex ha
insistito sul fatto di non ritenersi una "vittima" e di non aver
voluto cercare simpatie scrivendo il libro, ma che dopo la sua
pubblicazione si è sentito "incredibilmente libero".
Nella conversazione Harry denuncia il razzismo vissuto da sua
moglie Meghan, e descrive il libro come un "atto di servizio"
per rompere il tabù sui problemi di salute mentale. Torna poi
sulla questione droghe, difendendo l'uso della "medicina
psichedelica", dicendo che lo avrebbe aiutato a "affrontare i
traumi e i dolori del passato" e sarebbe stato come una "pulizia
del parabrezza". Prendere cocaina "non è stato niente per me" -
ha precisato - ma "la marijuana è diversa, in realtà mi ha
davvero aiutato".
Nessun accenno, invece, alle recenti rivelazioni reali, come
la richiesta a Harry e sua moglie Meghan di lasciare Frogmore
Cottage - o se abbia o meno l'intenzione di partecipare
all'incoronazione di suo padre, re Carlo III, prevista per il 6
maggio.
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