Sono 125 le donne uccise nel 2022, il
95% maggiorenni e il 78% italiane. Sono stati 103 gli omicidi in
ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un
genitore o da un figlio. Sono le cifre della strage ricordate in
un'analisi realizzata in occasione dell'8 marzo dalla Direzione
centrale della Polizia criminale.
Gli omicidi di donne erano stati 119 nel 2021. Negli ultimi
quattro anni, a fronte di un numero stabile di omicidi, 319, c'è
stato un aumento dei casi in cui la vittima è donna: da 112 del
2019 a 125 del 2022, con un aumento del 12%.
Negli omicidi in ambito familiare o affettivo è preminente l'uso
di armi improprie o armi bianche, usate in 49 casi; in 23
omicidi sono state utilizzate armi da fuoco. Sedici donne sono
morte per asfissia, soffocamento o strangolamento, 14 per le
percosse, in un caso è stato usato un veleno.
Al crimine più cruento e irreversibile si accompagnano altri
gravi crimini che producono sulle vittime seri effetti fisici e
psicologici. Per quanto riguarda i cosiddetti reati spia,
possibili indicatori di una violenza di genere, dopo un trend in
progressivo e costante incremento nel quadriennio, il 2022
mostra invece un significativo decremento sull'anno precedente
per gli atti persecutori (17.259 di cui il 74% contro donne,
18.724 nel 2021) e maltrattamenti contro familiari e conviventi
(23.196 casi, l'81% con vittime donne, 23.728 nel 2021).
Diversamente nel caso delle violenze sessuali c'è un incremento:
5.991 di cui 91% contro donne, mentre erano state 5.274 nel
2021. Potrebbe trattarsi anche, viene spiegato, di una maggiore
propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei
testimoni.
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