Scontri sono scoppiati
all'interno della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme nelle prime
ore di oggi quando la polizia israeliana è entrata per espellere
degli "agitatori", ha dichiarato, in una mossa denunciata come
un "crimine senza precedenti" dal movimento islamista
palestinese Hamas.
Hamas, che governa la Striscia di Gaza, ha invitato i
palestinesi in Cisgiordania "ad andare in massa alla moschea di
Al-Aqsa per difenderla". La polizia israeliana ha detto di
essere entrata nella moschea per rimuovere "agitatori" che
avevano fuochi d'artificio, bastoni e pietre.
Il complesso della moschea nella Città Vecchia di Gerusalemme
est, annessa agli israeliani, ha già visto scontri e violenze
tra palestinesi e israeliani, in particolare durante il mese di
digiuno musulmano del Ramadan, che attira decine di migliaia di
fedeli ad Al-Aqsa.
Il sito sacro musulmano è costruito in cima a quello che gli
ebrei chiamano il Monte del Tempio, il luogo più sacro del
giudaismo.
La nuova violenza arriva quasi a metà del Ramadan e mentre
gli ebrei si preparano a celebrare la loro Pasqua, a partire da
questa sera.
La polizia israeliana ha diffuso immagini video che mostrano
quelle che sembrano essere esplosioni di fuochi d'artificio
all'interno della moschea e persone che lanciano pietre. Un
altro video della polizia mostra agenti antisommossa con gli
scudi che avanzano attraverso la moschea sotto una raffica di
esplosioni di fuochi d'artificio.
Il filmato mostra quindi una porta chiusa da una barricata e
scatole di fuochi d'artificio su un tappeto sul pavimento e la
polizia che scorta fuori almeno 5 persone fuori con le mani
ammanettate dietro la schiena.
Dopo l'annuncio degli scontri ad Al-Aqsa, diversi razzi sono
stati lanciati dal nord della Striscia di Gaza verso il
territorio israeliano.
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