Contro i palestinesi
c'è un regime di "apartheid". Lo dice Abu Mazen in un'intervista
all'Osservatore Romano, sottolineando che "spetta alla comunità
internazionale la responsabilità di fermare Israele,
obbligandolo ad attuare le decisioni di legittimità
internazionale e a rispettare gli accordi firmati, ponendo fine
all'occupazione israeliana della terra dello Stato di Palestina
con la sua capitale, Gerusalemme Est, e tornando ai confini del
1967. Nella realtà attuale, quella cioè dello Stato unico, a
dominare è invece il sistema dell'apartheid, che è contrario al
diritto internazionale". "Noi siamo contrari alla violenza,
specie se è rivolta verso civili inermi", aggiunge il presidente
palestinese.
"La Striscia di Gaza è una parte essenziale e importante
dello stato palestinese indipendente e del progetto nazionale
palestinese: è essenziale una ferma volontà atta a contrastare
tutte le congiure e i progetti di distruzione a cui è stata
esposta la causa palestinese" afferma Abu Mazen sottolineando
che "ciò che il movimento Hamas ha compiuto contro la
legittimità palestinese non è accettato dal popolo palestinese:
l'unico rappresentante legittimo del nostro popolo è
l'Organizzazione per la liberazione della Palestina, con le sue
istituzioni legittime elette dal nostro popolo, compreso il
Consiglio nazionale, che è il parlamento del popolo palestinese,
e il comitato esecutivo dell'organizzazione presieduta dal
Presidente dello Stato di Palestina".
"Stiamo cercando, con tutti i nostri sforzi - dice ancora il
presidente della Palestina -, di riaffermare la coesione
nazionale e indirizzare le nostre azioni per affrontare la
principale minaccia per il nostro popolo e la nostra causa, che
è l'occupazione israeliana e la necessità di liberarsene".
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