Le esecuzioni capitali in Iran sono
aumentate del 75% nel 2022, con 582 impiccagioni contro le 333
dell'anno precedente, secondo due organizzazioni per i diritti
umani che definiscono il regime una "macchina per uccidere"
volta a "incutere paura" nel Paese.
Le 582 esecuzioni - aggiungono l' ong norvegese Iran Human
Rights (Ihr) e Together Against the Death Penalty (Ecpm), con
sede a Parigi- rappresentano la cifra più alta registrata nella
Repubblica islamica dal 2015. Dal settembre 2022, l'Iran è
scosso da proteste di massa, duramente represse dalle autorità,
scatenate dalla morte in custodia di Mahsa Amini.
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