La Cina denuncia una
"manipolazione politica" dietro gli arresti annunciati ieri
dall'FBI nei confronti di Lu Jianwang e Chen Jinping, accusati
di gestire nel cuore di New York una stazione di polizia cinese
segreta con il compito, fra gli altri, di sorvegliare e fare
pressione sui dissidenti. "La Cina si oppone con fermezza a
calunnia, diffamazione, manipolazione politica ed elaborazione
maliziosa della repressione transnazionale da parte degli Usa",
ha tuonato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin.
La Cina "mantiene una politica di non interferenza in altri
Paesi e le cosiddette stazioni di polizia non esistono".
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