Nove superstiti del naufragio di
Pylos, ascoltati come testimoni dall'Autorità portuale di
Kalamata, hanno confermato con lievi variazioni nella
ricostruzione che il naufragio sarebbe stato causato dalla
motovedetta della Guardia costiera greca, dopo il tentativo di
trainare con una corda il peschereccio. Lo riporta il sito di
Kathimerini, che ha raccolto le testimonianze di alcuni
sopravvissuti.
Il capovolgimento dell'imbarcazione, secondo il loro
racconto, sarebbe avvenuto poco dopo il secondo tentativo da
parte della Guardia costiera di agganciare il peschereccio con
la corda, perché il primo era andato a vuoto.
Uno dei sopravvissuti descrive le turbolenze in acqua causate
dal tentativo di rimorchio del peschereccio. "L'hanno tirato con
forza per due o tre minuti e tutti hanno fischiato perché si
fermassero. E non ci hanno sentito. Tutti fischiavano e facevano
segno di smettere di tirare, perché tiravano forte e creavano
tutte queste onde", racconta. Un altro aggiunge: "Per i primi
minuti siamo andati avanti, ma poi la guardia costiera ha girato
a destra ed è così che la nave si è ribaltata". Il primo
sopravvissuto prosegue: "Quando la nave si è ribaltata sul
posto, la Guardia costiera ha tagliato la corda e ha proseguito
da sola. Si è allontanata e tutti abbiamo gridato. Dopo 10
minuti sono tornati con delle piccole barche per prendere le
persone, ma non sono arrivati dove si trovava la barca, hanno
preso solo quelli che avevano nuotato e si erano allontanati",
racconta a Kathimerini.
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