Una donna incinta,
tra quelle a bordo della nave ong Geo Barents approdata ieri a
Marina di Carrara, ha perso il bambino durante la navigazione in
mare e per l'emorragia è stata ricoverata all'ospedale di Massa.
Le condizioni della donna sono state accertate durante i
controlli sanitari organizzati allo sbarco. Anche per altre
donne incinte sulla nave ci sarebbero stati di interrompere la
gravidanza sempre a causa delle condizioni del viaggio, ma sono
state assistite dai medici che le hanno "stabilizzate". Tra le
condizioni critiche, viene segnalata la presenza di alcuni
migranti che portano sul corpo segni di tortura. Il personale di
Medici senza Frontiere ha rilevato numerosi casi di
disidratazione e stress psicofisico. Infine, è stato ricordato
che sulla nave c'era un bimbo di pochi mesi con la madre:
entrambi erano stati salvati nel Mediterraneo su una carretta
del mare che aveva il concreto rischio di affondare da un
momento all'altro.
A identificazioni terminate, risulta di 197 il numero esatto
di migranti a bordo e sbarcati. Tra loro, sono stati censiti 11
donne e 60 minorenni fra bambini e adolescenti, di cui 51 non
accompagnati. I 197 sono trasferiti in centri di accoglienza in
Toscana, Puglia e Marche. Fra i minori, 18 resteranno per un
mese nella provincia di Massa-Carrara. I 197 provengono da Paesi
dell'Africa subsahariana come Mali, Gambia, Etiopia, Costa
d'Avorio, Sud Sudan, e da Pakistan, Siria, Egitto, India e
Bangladesh.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA