Sceneggiatori e produttori
sono tornati al tavolo della contrattazione e ci sono rimasti
seduti tutto il giorno. È già qualcosa, dopo più di cento giorni
di stallo e di tensione cresciuta a colpi di comunicati stampa e
dichiarazioni incrociate.
A fine giornata, la nota della Writers guild of America (Wga)
spiega che l'Alleanza dei produttori di cinema e tv si è
presentata al negoziato per il rinnovo del contratto triennale
degli scrittori con una controproposta, rispetto alle richieste
che ha avanzato il sindacato dei lavoratori. Queste richieste -
aumenti salariali, garanzie sull'uso dell'intelligenza
artificiale e un sistema più favorevole ai creativi nel calcolo
dei diritti d'autore per le opere in streaming - erano state
respinte dai produttori, avviando così, il 2 maggio, uno
sciopero che ha già mandato in fumo 3 miliardi di dollari,
secondo gli esperti. "Valuteremo le loro proposte e, dopo aver
deliberato, torneremo con la risposta la prossima settimana",
dice la nota del sindacato degli sceneggiatori, che non aggiunge
particolari sul contenuto dell'offerta arrivata dagli Studios.
Anche questo è un dato interessante e nuovo, in questi tre mesi:
le due parti - per ora - sono riuscite a mantenere la promessa
reciproca di non filtrare alla stampa nessuna indiscrezione e
così, a fine giornata, Hollywood registra la ripresa del
dialogo, ma resta con il fiato sospeso.
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