Il Consiglio dei ministri ha
approvato due provvedimenti su Tim. Si tratta di un decreto
legge per assicurare le risorse finanziarie e un Dpcm che
autorizza il ministero dell'Economia a entrare nella Netco con
una quota di minoranza. Il Dpcm rende operativo il memorandum
d'intesa firmato il 10 agosto tra il ministero dell'Economia e
il fondo americano Kkr per presentare un'offerta vincolante al
consiglio di amministrazione di Tim per rilevare fino al 20%
della Necto, società della rete fissa.
"Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo
con Lufthansa, Commissione Ue permettendo, e che a volte solleva
problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di
dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni
internazionali delle telecomunicazioni", ha detto in Consiglio
dei ministri la premier Giorgia Meloni parlando del Dpcm su Tim:
"La direzione intrapresa dal Governo è quella che il
centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il
controllo strategico della rete di telecomunicazioni e
salvaguardare i posti di lavoro".
"Speriamo che con questa azione si possa in qualche modo dare un
quadro stabile e definitivo ad una vicenda che da molto tempo
vive una situazione impasse e nei prossimi mesi potrebbe avere
una soluzione definitiva", ha detto il ministro dell'Economia
Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il cdm,
illustrando i decreti approvati su Tim. La partecipazione del
Mef alla Netco di Tim "sarà di minoranza per un importo massimo
di 2 miliardo e 200 milioni", ha specificato Giorgetti.
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