"Voglia il Cielo che sulla
terra, devastata da troppi conflitti, si ricreino anche oggi,
nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella
che un tempo fu la 'pax mongolica', cioè l'assenza di
conflitti", ha detto papa Francesco alle autorità della Mongolia
durante il suo viaggio nel paese asiatico. "Passino le nuvole
oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di
una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla
base dell'incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i
diritti fondamentali! - è stato il suo appello - Qui, nel vostro
Paese ricco di storia e di cielo, imploriamo questo dono
dall'Alto e diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di
pace".
"Quello che per noi cristiani è il creato - ha aggiunto il
Pontefice - cioè il frutto di un benevolo disegno di Dio, voi ci
aiutate a riconoscere e a promuovere con delicatezza e
attenzione, contrastando gli effetti della devastazione umana
con una cultura della cura e della previdenza, che si riflette
in politiche di ecologia responsabile. La visione olistica della
tradizione sciamanica mongola e il rispetto per ogni essere
vivente desunto dalla filosofia buddista rappresentano un valido
contributo all'impegno urgente e non più rimandabile per la
tutela del pianeta Terra".
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