L'oligarca ucraino Igor Kolomoisky è
stato incriminato formalmente per presunta manipolazione
finanziaria delle sue partecipazioni nel settore del petrolio e
del gas: lo riportano i media ucraini. Su Kolomoisky pesa il
sospetto di frode e di aver riciclato oltre 500 milioni di
corone (12,5 milioni di euro) tra il 2019 e il 2020.
L'oligarca controllava Ukrtatnafta, la più grande società di
raffinazione dell'Ucraina, fino a quando non è stata sequestrata
dal governo a novembre, poiché considerata una risorsa nazionale
critica durante la legge marziale. L'anno scorso la società si è
rifiutata di pagare 3,2 miliardi di corone di tasse, scrive
Rbc-Ucraina.
Kolomoisky possedeva anche oltre il 40% di Ukrnafta,
un'azienda di estrazione di petrolio e gas, attraverso
molteplici società più piccole nella sua orbita. L'anno scorso
lo Stato ucraino ha sequestrato anche questa società.
Nel 2016, il governo ha inoltre nazionalizzato PrivatBank, la
più grande banca del Paese: quando Kolomoisky ne era
co-proprietario, le attività fraudolente della banca avevano
lasciato un buco di 5,1 miliardi di euro nel suo bilancio.
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