Il Cremlino afferma che almeno parte
delle armi utilizzate per colpire Israele possano venire dalle
forniture inviate dall'Occidente all'Ucraina e rivendute "in
tutto il mondo". "Gli israeliani - ha detto il portavoce, Dmitry
Peskov, citato dalla Tass - studieranno nel dettaglio la
provenienza di queste armi. Hanno tutte le strutture di
intelligence necessarie per farlo. E' ovvio che le centinaia di
migliaia di tonnellate di armi che l'Occidente invia sul
territorio dell'Ucraina non si fermano completamente lì e che
alcune vengono vendute dai 'baroni delle armi' in tutto il
mondo. Questo tutti lo sanno bene".
La risposta di Kiev non si è fatta attendere: 'Mosca ci vuole
screditare, nessuna arma è stata inviata ad Hamas', segnala
l'intelligence militare.
"I servizi speciali russi stanno conducendo una campagna per
screditare l'Ucraina in Medio Oriente, usando l'attacco dei
terroristi di Hamas allo Stato di Israele come una provocazione
su larga scala": scrive Ukrinform, citando il Gur,
l'intelligence militare ucraina.
Secondo il report dell'intelligence di Kiev, i servizi russi
avrebbero già consegnato ad Hamas le "armi-trofeo catturate
durante le ostilità in Ucraina, fabbricate negli Stati Uniti e
nei paesi dell'Unione Europea" e, secondo Ukrinform, la prossima
mossa di Mosca dovrebbe essere la "falsa accusa all'esercito
ucraino di vendere armi occidentali ai terroristi" di Hamas.
Secondo il Gur, "questi falsi dovrebbero costituire la base
per una serie di 'pubblicazioni rivelatrici' e di 'indagini' nei
media occidentali. La mossa, scrive Ukrinform, è diretta da una
parte a screditare Kiev in Israele e in Medio Oriente e
dall'altra a far cessare la fornitura di armi da parte dei
partner occidentali dell'Ucraina nel pieno del suo sforzo
bellico contro gli invasori russi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA