La Corte costituzionale si prepara a
un rinnovo profondo della sua composizione, a partire dal
vertice. L'11 novembre scade il mandato della presidente Silvana
Sciarra e dei suoi due vice Daria De Pretis e Nicolò Zanon. E
per la fine dell'anno prossimo dovranno lasciare altri tre
giudici costituzionali, tutti eletti dal Parlamento nel 2015.
Uscite destinate a cambiare il volto della Consulta.
Già da una quindicina di giorni, in vista dell'imminente
addio di Sciarra - la professoressa di diritto del lavoro che è
stata nel 2014 la prima donna eletta dal Parlamento alla
Consulta - il collegio dei giudici ha indicato all'unanimità
Augusto Barbera come presidente pro tempore. Con la fine del
mandato dei vicepresidenti, il professore di diritto
costituzionale eletto nel 2015 dal Parlamento su indicazione del
Pd, è uno dei due componenti più anziani, condizione che
condivide con il collega Franco Modugno. E proprio l'armonia che
si è registrata sulla scelta di affidare a lui in questa fase
transitoria la gestione della Corte, con il sostegno anche di
Modugno, fa ritenere presumibile la conferma di Barbera quando,
probabilmente tra un mese, il collegio rinnovato dei giudici si
riunirà per eleggere il successore di Sciarra.
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