Bilanci da record nel 2022 per le
società energetiche italiane che hanno raggiunto un fatturato di
643,8 miliardi l'84,1% in più rispetto al 2021 e utili per 24,7
rispetto agli 8,7 dell'anno precedente.
Sono alcune dei numeri dell'annuale rapporto del Centro
studi Comar dedicato al settore che evidenzia anche per l'anno
in corso un cambiamento di tendenza con risultati in calo. La
crescita, si rileva, è molto netta anche rispetto al picco di
306,9 miliardi raggiunti nel 2014 (+109,8% su nove anni fa). Gli
utili anche se in crescita rappresentano il 3,8% sul
fatturato, meno rispetto al 4,5% del 2021, anche per l'incidenza
dei Decreti "extra-profitti".
Sono comunque aumentati del 256% dal 2019 al 2022. Il margine
operativo netto ha superato i 44,7 miliardi di euro, crescendo
di 13,1 miliardi sull'anno precedente (+41,6%); il rapporto tra
margine operativo netto e fatturato si è attestato, invece, al
6,9%, in calo sul 9% anteriore; i debiti finanziari hanno
superato i 207,3 miliardi, aggiungendo 20,6 miliardi sull'anno
precedente (+11%), ma, essendo aumentato ben di più il
fatturato, il rapporto tra debiti e fatturato si è riportato ad
un più fisiologico 32,2%, a fronte del 53,4% del 2021 o persino
al 76,5% del problematico 2020.
Sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 14 Società quotate
che rappresentano il 60% del settore hanno comunicato ai
mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del
2022 fatturato e utili scendono significativamente sull'anno
precedente: nei 12 mesi settembre 2022 - settembre 2023 il
fatturato è passato da 288,1 miliardi di euro a 198,2 (-31%);
l'utile è variato da 22,5 miliardi di euro a 19,4 (-13%).
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