Nel contesto di una costante
svalutazione della moneta locale, il peso, e di una crescente
inflazione che nel 2023 è stata di oltre il 211%, la Banca
centrale dell'Argentina (Bcra), ha approvato l'emissione di
nuove banconote del valore di 10.000 e 20.000 pesos (circa tra
10 e 20 euro).
Attualmente il biglietto di massima denominazione è quello da
2.000 pesos, valore equivalente a poco più di 2 euro al cambio
ufficiale.
L'obiettivo, si legge in una nota, è quello di semplificare
le transazioni che obbligano attualmente gli utenti a utilizzare
ingenti quantità di banconote anche per gli acquisti più comuni,
e rendere più efficiente la logistica del sistema finanziario
consentendo una riduzione significativa dei costi di trasporto
delle banconote.
Tuttavia le nuove banconote non saranno disponibili al
pubblico prima di giugno e all'attuale ritmo di inflazione le
nuove denominazioni potrebbero già risultare insufficienti.
Con gli ultimi dati ufficiali pubblicati ieri l'Argentina ha
sorpassato anche il Venezuela diventando il paese della regione
con maggiore inflazione nella regione.
L'indice dei prezzi ha raggiunto a dicembre il 211,4% su base
annuale dopo aver registrato un incremento del 25,5% su mese,
maggior aumento registrato nell'anno.
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