Una settimana di appuntamenti per
arrivare al giorno della Memoria e ricordare, a tutti, cosa fu
la Shoah. Un dolore antico che si sovrappone a quello recente
dell'attacco del 7 ottobre, gli ostaggi ancora nelle mani di
Hamas, un ripresa dell'odio antisemita e l'accusa a Israele di
compiere un genocidio a Gaza, arrivata fino all'Aja. Questo
rende la giornata della Memoria di quest'anno un momento che va
oltre il ricordo o le pagine dei libri di storia.
"Nel giorno della memoria si ricorda la Shoah, il genocidio
della Shoah e le sue vittime. Le parole e l'uso che se ne fa
sono importanti", dice all'ANSA Noemi Di Segni, presidente
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Per Di Segni "su
questo e solo su questo si deve concentrare l'attenzione di
tutti noi quel giorno". Con un'attenzione particolare quindi
"all'uso responsabile delle parole, prima fra tutte genocidio",
riferendosi, appunto, alle accuse ad Israele portate all'Aja dal
Sudafrica.
Stesso monito sul genocidio sottolineato dal Rabbino capo di
Roma Riccardo Di Segni: "Si evoca un diritto per calpestare
altri diritti. E per farlo si costruisce una menzogna
propagandistica colossale. È quello che sta avvenendo alla Corte
internazionale dell'Aja, in cui Israele è stata accusata di
genocidio", ha scritto sul giornale on line Shalom.
Quest'anno il 27 gennaio cade di Shabbat e l'Unione delle
Comunità ebraiche italiane ha previsto diversi momenti in 7
giorni per ricordare e onorare la memoria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA