La "frustrazione" tra gli Stati membri dell'Ue per la posizione intransigente di Budapest sulla revisione del bilancio comunitario, che comprende gli aiuti a Kiev ma anche i fondi per la migrazione e il sostegno alle imprese, "sta crescendo" e molti Paesi a questo punto avanzano l'ipotesi di attuare la procedura dell'articolo 7 dei trattati, che può prevedere la sospensione dei diritti di voto di uno Stato membro.
Lo assicurano fonti qualificate europee.
Le
discussioni "continuano" in vista del Consiglio straordinario
del 1° febbraio ma l'inflessibilità dell'Ungheria sta
esasperando gli animi.
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